Cassandra

Cassandra è un’adolescente. Scrive poesie per esternare il dolore che prova verso ciò che vede accaderle intorno. Non vuole assumere su di sé la responsabilità del dire perché vorrebbe essere solo come gli altri ma dentro di lei sa che questo non è possibile. Decide allora, consigliata da Arisbe, di fare l’unica cosa che può fare: dire agli uomini quello che non vogliono vedere. 
Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Colei che richiama l’intera umanità a fare ogni cosa possibile perché la sua civiltà possa sopravvivere è una ragazza a noi contemporanea, che non può assistere al devastante processo di estinzione in atto senza assumersi il ruolo di “testimone”. 
“Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?” si domanda allibita, rivolgendosi a tutti noi e ci incita a essere, come lei, testimoni, perché la cosa più importante è essere umani, sperare e avere cura dell’esistenza che dalle ceneri torna a germogliare, in ogni lingua, in ogni luogo, fino alla fine.
 

Produzione
Teatro Gioco Vita
Regia Fabrizio Montecchi

con Letizia Bravi, Barbara Eforo 
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Paolo Codognola
costumi Tania Fedeli
disegno luci Anna Adorno
voci registrate Letizia Bravi, Tiziano Ferrari 
realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari, Agnese Meroni
testo Enrica Carini 
regia e scene Fabrizio Montecchi