Federico Condottiero e la città ideale

Un attore e un'attrice in scena giocano a rappresentare Federico di Montefeltro e gli altri personaggi significativi della sua vicenda storica, si divertono a montare e smontare, costruendo realtà fatte della stessa sostanza dei sogni e sogni così reali da diventare veri.
Muovendosi con agilità tra il tempo storico e quello contemporaneo, tra lo spazio della narrazione e quello reale, coinvolgono il pubblico in un racconto aereo e leggero come il vento di Urbino.
Le vicende storiche costituiscono la cornice del racconto e il pretesto narrativo per parlare di temi assolutamente contemporanei e vicini al giovane pubblico: dover crescere rapportandosi alle aspettative del contesto familiare e sociale, saper riconoscere il Sogno e trovare gli strumenti e le risorse per seguirlo, imparare a comunicare idee, bisogni, desideri, scegliendo la via della collaborazione e non quella della sopraffazione.
Federico di Montefeltro diviene l'emblema della capacità umana di immaginare e realizzare progetti, in bilico tra l'aspirazione alla perfezione e la paura del fallimento, tra l'isolarsi nella propria visione e l'imparare a condividerla e a metterla al servizio della collettività.
“Federico” è un romanzo di formazione, nel quale si ripercorrono le tappe della vita di Federico di Montefeltro, dalla figura del figlio non riconosciuto a quella del grande statista e condottiero, attraversando gli incontri più importanti, gli studi alla Ca' Zoiosa di Vittorino Da Feltre, la nascita del progetto di Urbino città ideale, nello straordinario clima culturale dell'Umanesimo italiano.
Il dispositivo scenico richiama questa dimensione dinamica e progettuale, è il luogo fisico e metaforico in cui si snodano, parallelamente, la vicenda di Federico di Montefeltro e la relazione tra i due attori che la raccontano e che, attraversandola, supereranno le dinamiche conflittuali per trovare una dimensione di accordo e di armonia. Fin dal primo quadro scenico, nel quale i due attori riproducono il famoso ritratto dei Duchi di Urbino di Piero Della Francesca, lo spettacolo si sofferma più volte a ricreare per lo sguardo del pubblico immagini di famose opere d'arte rinascimentali, delineando lo stile della rappresentazione e suggerendo numerosi spunti per percorsi didattici a partire dalla visione, dallo studio del Palazzo Ducale e di Urbino città ideale, al rapporto tra l'arte e la politica, allo studio delle opere d'arte del periodo storico interessato.

età dai 6 anni
durata 55'

Produzione
Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata
Regia Fabrizio Bartolucci, Sandro Fabiani, Simone Guerro

di Lucia Palozzi
con Enrico Marconi, Lucia Palozzi
scene Chiara Gagliardini
costumi Annalisa Fava