Gianni

Ispirato alla voce di Gianni Pampanini

progetto vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015
spettacolo vincitore del Premio In-Box Blu 2016 premio Museo Cervi - Teatro per la Memoria 2017

Avevo circa tredici anni.
Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni.
Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura.
Gianni non stava mai bene.
Se stavamo da me voleva tornare a casa sua.
Se stava a casa sua voleva uscire.
Se era fuori voleva tornare dentro.
Dentro e fuori è stata tutta la sua vita.
Dentro casa.
Dentro il Cim.
Dentro la malattia.
Dentro al dolore.
Dentro ai pensieri.
Dentro al fumo.
E fuori. Non aveva pace Gianni.
Ogni centimetro della sua pelle trasudava speranza di stare bene.
Stare bene è stata la sua grande ricerca.
Ma chi di noi non vuole stare bene?
Nel 2004 in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette.
Tre cassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, detto la sua tristezza. Per dieci anni le ho ascoltate riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti.
Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato solo venti anni dopo.
E improvvisamente, ogni volta mi torna vicino, grande e grosso, alto tre metri e in bianco e nero.

«Parlare non uccide...cioè può uccidere una persona, me stesso, ma nessun altro... Stop.»

Produzione
Caroline Baglioni/Michelangelo Bellani
Regia Caroline Baglioni

di e con Caroline Baglioni
supervisione alla regia Michelangelo Bellini, C.L.Grugher