Il mago di oz

La piccola Dorothy a causa di un ciclone, viene scaraventata con la sua casa, nel villaggio dei Succhialimoni, i quali le mostrano la loro gratitudine per aver schiacciato ed ucciso la Strega cattiva dell’Est. Quello che resta di lei sono le scarpe d’argento che Dorothy indossa senza sapere che nascondono grandi poteri. L’unico pensiero della bambina è quello di ritornare a casa, ma pare che il solo che possa aiutarla sia il Grande e Terribile Mago di Oz.
Dorothy si avventura nel magico Regno per andarlo a cercare; lungo il cammino incontra lo Spaventapasseri senza cervello; il Boscaiolo di Latta senza cuore e il Leone senza coraggio. Ognuno di loro pensa che gli manchi qualcosa per essere ciò che desidera e per questo anche loro hanno bisogno dell’intervento del Mago di Oz. Durante il viaggio ognuno di loro affronterà le proprie paure superando gli ostacoli e scoprendo di possedere già ciò che pensava gli mancasse. Lo spettacolo evidenzia l'aspetto più "fantastico" della storia, legato a quel pericoloso e tortuoso cammino che è il crescere. Ci vuole decisamente cervello, cuore e coraggio!

Produzione
Fondazione Aida/Febo Teatro
Regia Pino Costalunga

con Nicola Perin, Sara Favero, Claudia Bellemo

elaborazione testo Gianluca Meis

pupazzi Nicola Perin

realizzazione scenografie Guglielmo Avesani