RAPERONZOLO

Ho un languorino che non mi abbandona,
ci penso e ripenso da più di mezz’ora.
Mi ronza in testa come fa un’ape,
adesso ho capito, ho voglia di RAPE!

Questa è la storia di una mamma e della sua bambina. Una storia che parla di amore e di crescita, ma anche di separazione.
La nostra Raperonzolo è frutto dell’amore di due genitori qualunque, non di un re e di una regina, ma allo stesso modo di una principessa verrà cresciuta, ricoperta d’affetto e regali, dolcezza e attenzioni che pian piano diventeranno sempre più soffocanti.
Tutta colpa di una mamma fin troppo protettiva, gelosa della propria bambina e proprio per questo disposta a tutto pur di proteggerla. Ma non si può tener legato l’amore e arriverà un giorno in cui Raperonzolo non vorrà più essere trattata da bambina e sentirà la voglia di scoprire il mondo e di seguire le proprie passioni. Ecco quindi i primi scontri tra madre e figlia, tra Raperonzolo e quella che ai suoi occhi diverrà una strega cattiva. Può succedere, come scrive Joël Pommerat, di mescolare la fiaba e la vita.
Non è raro quindi, di ritrovare nella storia di Raperonzolo, certi comportamenti, certe frasi, certi personaggi che ci ricordano proprio il nostro quotidiano. Nello spettacolo giochiamo con il rapporto tra una mamma premurosa e la sua bambina che pian piano diventa grande, spiamo con dolcezza, e senza mai giudicare, la paura di una madre nel veder partire la propria piccola, il tutto affrontato con semplicità e divertimento, nello stile proprio della compagnia Stivalaccio Teatro.
Il teatro di figura e le partiture fisiche saranno la chiave, insieme al linguaggio comico, per catturare piccoli e grandi spettatori.

Produzione
Stivalaccio Teatro
Regia Michele Mori

con Eleonora Marchiori e Giulio Canestrelli
aiuto regia Anna De Franceschi
coreografie Valentina Dal Mas
pupazzi Roberta Bianchini
scenografia Alberto Nonnato
musiche originali Veronica Canale e Emma Grace Arkin
costumi Antonia Munaretti
disegno luci Matteo Pozzobon
tutoraggio alle marionette Ilaria Olivari/Teatro Hilaré
drammaturgia creazione collettiva
con il sostegno di Fondazione Teatro Civico di Schio